La poesia di Stéphane Casalta che ho scelto per la mia illustrazione, tra quelle lette da Simona Garbarino per il Venerdì poetico, è ISTANTI AL MARE. Trovo la prima strofa particolarmente riuscita per i giochi analogici e la potenza evocativa. Ecco il testo:
Qui la terra è solo un molo marino
e l’ora trascorsa non è che un battello
prende il largo sull’onda e vaga con splendore
sospinge le ore e mille altre barchette
Qui vedo la montagna e il suo cielo ambrato
mi giunge l’eco del canto del muflone
supera gli alti monti e piange nel mio cuore
rivela il suo amore a questo luogo, al mondo
Qui trema il tuo cuore e il mio vicino
l’amore è partenza e principio
Dammi calore nel rude inverno
con i tuoi teneri baci per l’eternità
Stéphane Casalta
Descrizione dell’immagine
Al netto del muflone, che qui da noi manca, ho “visto” le immagini raccontate da Stéphane, proiettarsi in quelle della mia Liguria. La scena è vista da un uomo e una donna, di spalle, abbracciati. Guardano verso il mare, solcato da un battello che si allontana, e da alcune barche, i cui alberi si intravedono all’orizzonte. Un ultimo lembo di roccia si protende verso le onde. I colori (suggeriti – nelle loro sfumature intersecanti – con piccole pennellate) sono quelli caldi del tramonto – rosso, arancio e giallo – che si fondono con quelli azzurri e violacei della notte imminente. Le tre strofe in cui è suddivisa la poesia (più il verso a parte che la conclude), sono scritte la prima in alto a destra (sopra il battello), la seconda in alto a sinistra (sopra la roccia), la terza e il verso conclusivo in basso, a fianco della coppia di spalle.