Figure, La finestra sull'anima, La Rivista Intelligente

L’amore dopo l’amore

Ho sentito fortissimo, nei testi di Walcott, (lo scrittore protagonista della puntata di stasera del salotto poetico “La finestra sull’anima”) lo sguardo maschile, la forza, il disincanto, l’asprezza. “La mette giù dura”, come scrive in Blues. Ma anche la determinazione, il proposito, la cura, proprio a partire da sé. Ha la sensibilità di chi conosce la profondità dell’amore, la completezza che può permearti, la sua perdita che può annichilirti. Ecco, nello scegliere questa poesia, letta magistralmente da Simona Garbarino, per la mia illustrazione, sono stata spinta proprio da queste considerazioni.
Qui di seguito il testo:

L’amore dopo l’amore
di Derek Walcott

Verrà il momento
in cui, con gioia,
saluterai te stesso mentre arrivi
alla tua porta, nel tuo specchio,
e ognuno sorriderà al benvenuto dell’altro,
dicendo: siediti qui. Mangia.
Amerai di nuovo l’estraneo che era in te.
Offri vino. Offri pane. Rendi il cuore
a se stesso, all’estraneo che ti ha amato
per tutta la vita, che hai ignorato
per un altro, che ti conosce a memoria.
Togli le lettere d’amore dallo scaffale dei libri,
le foto, gli appunti disperati,
sbuccia la tua immagine dallo specchio.
Siediti. Banchetta con la tua vita.

l'amore dopo l'amore

Descrizione dell’immagine.
La grana dello sfondo è quello di una vecchia fotografia in bianco e nero, rovinata dal tempo e dall’incuria. I bordi dell’immagine sono più scuri, lasciando il centro più illuminato, quasi sotto un riflettore che lascia in controluce un uomo di schiena, il viso appena intravisto. Davanti a lui uno specchio: l’immagine riflessa è incongruamente a colori e mostra un manichino maschile, con una giacca cartazucchero, la camicia di un azzurro più scuro e una cravatta rosso mattone. Il manichino sorride, con la bocca e con gli occhi cerulei, lo sguardo fisso sull’uomo in bianco e nero che si specchia, quasi invitandolo ad entrare nello specchio. Mentre la stanza in cui è collocato lo specchio sembra vuota e bianca, lo sfondo del manichino mostra una sala allegra e colorata, con un tavolo apparecchiato, fiori in vaso e alla finestra.
In alto a sinistra dell’immagine vi sono i versi della prima strofa:

Verrà il momento
in cui, con gioia,
saluterai te stesso mentre arrivi
alla tua porta, nel tuo specchio,
e ognuno sorriderà al benvenuto dell’altro,
dicendo: siediti qui. Mangia.

Sopra la cornice dello specchio è scritto:

sbuccia la tua immagine dallo specchio

E sotto:

Amerai di nuovo l’estraneo che era in te.
Derek Walkott

 

 

3 pensieri su “L’amore dopo l’amore”

  1. Io l’ho vestito di tutto punto con indumenti colorati in contrasto col grigiore, con l’assenza di colore di una non vita : forse è una deformazione femminile, il prendersi cura di sé includendo le cose che indossi 🙂

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