“Responsabile”. È un aggettivo/sostantivo che la perseguita, fin dal suo etimo: deriva dal latino “responsum”, supino di “respondēre” «rispondere», quindi si riferisce a colui che può essere chiamato a rispondere di certi atti, cioè a rendere conto delle proprie azioni – anche nell’ambito dell’esecuzione dei compiti e delle mansioni affidatigli – facendosi carico delle loro conseguenze. Insomma, la persona responsabile si comporta sempre in modo riflessivo ed equilibrato, è sempre consapevole dei pericoli e dei danni che i proprî atti o le proprie decisioni potrebbero comportare per sé e per altri, e ciò la porta ad agire con cautela e prudenza, cercando di evitare ogni comportamento dannoso.
A lei lo ripetevano già in tenera età: “Che bambina responsabile, guarda com’è seria e matura!”. Per forza! Nonni e mamma le raccomandavano sempre: “Sii sempre giudiziosa e responsabile” frase cui seguivano enumerazioni infinite di cose da non fare per dimostrare quanto fosse responsabile del loro e suo decoro in una piccola città-bastardo posto (cit.). Naturalmente era paralizzata dalla paura di nuocere a loro e a chiunque, un terrore che la ha accompagnata negli anni in ogni ambito, caricandola di responsabilità familiari e lavorative. Poiché ha sempre associato alle parole le immagini, ogni volta in cui le si ricordava che era responsabile di questo o di quello, visualizzava se stessa ginocchioni, che arrancava sotto pesi voluminosi, che balbettava risposte e giustificazioni, prefigurando le terribili conseguenze che le sue azioni avrebbero potuto scatenare.
Così, poco alla volta, ha abdicato alle sue scelte – opacizzando la sua volontà, oscurando le sue attitudini – preferendo seguire quelle indicatele dagli altri, per accontentarli, per non ferirli, per renderli felici. Per meritare di essere amata. Ha trascorso tutti i giorni dei suoi anni a rispondere, prima con fare sicuro e assertivo, poi sempre più a monosillabi, fino a tacere, lasciando che fossero solo le azioni obbedienti a parlare per lei.
Ora è stanca. Ora vorrebbe solo togliersi quei pesi che la schiacciano. Ma è responsabile. Per quanto ancora?
