Questo è il secondo di una mini silloge di raccontini brevissimi, o meglio, di bozzetti, che declinano il tema della solitudine. Potete leggerlo su La Rivista Intelligente al link qui sotto. Il primo racconto potete leggerlo QUI
Un carcerato. È in prigione da una vita. Dice a se stesso e a chi ha voglia di ascoltarlo, di essersene scordato il motivo. Mente, naturalmente. Ha ucciso sua madre. Era necessario. Non avrebbe potuto essere libero, mai, con lei in vita. E ora è libero. Più libero qui, in questa piccola cella, che fuori, nel mondo, con lei… (continua)