Conviene parlare
colmare quel vuoto
che sul liminare
la spinge all’ignoto.
Parlare conviene,
è un dato di fatto:
lenisce le pene
le offre riscatto.
Risponde educata
e mostra interesse
è sempre adeguata
(oblige noblesse).
Si illude di vita
e appare brillante,
mentr’è già finita
lontana, distante.
Neppure più ascolta
le cose che dice:
ribatte a una stolta,
si finge felice,
conduce discorsi,
affronta argomenti,
è tutto un proporsi
di intrattenimenti.
Ma poi all’improvviso
succede qualcosa.
Si infiamma il suo viso
si fa silenziosa.
Rimane in ascolto
e resta stupita:
è a lei che è rivolto
quel suono di vita?
È senza parole
ma parla il tacere:
è pioggia col sole,
sperare e temere.
Si spegne il suo giorno,
la notte già scende:
più nulla c’è intorno
e il nulla la prende.
