Oggi più che mai le parole di Primo Levi sono un impegno per noi tutti. Il compito di noi prof. è quello di insegnare ai ragazzi, anche attraverso una formazione culturale seria e puntuale, a divenire cittadini responsabili e persone mai indifferenti, per non commettere mai più gli errori e le atrocità del passato. Ricordiamo, dunque, quello che è stato, perché le radici del presente sono nella storia.
Se questo è un uomo
Voi che vivete sicuri
nelle vostre tiepide case,
voi che trovate tornando a sera
il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
che lavora nel fango
che non conosce pace
che lotta per mezzo pane
che muore per un si o per un no.
Considerate se questa è una donna,
senza capelli e senza nome
senza più forza di ricordare
vuoti gli occhi e freddo il grembo
come una rana d’inverno.
Meditate che questo è stato:
vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
stando in casa andando per via,
coricandovi, alzandovi.
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
la malattia vi impedisca,
i vostri nati torcano il viso da voi.
Primo Levi