Cristallizzati in un’immagine, un’istantanea di disperata essenza, sospesa
in un nulla venturo ma non detto.
Un dono di eternità.
E di pietà.
FOTOGRAFIA DELL’11 SETTEMBRE
Sono saltati giù dai piani in fiamme
uno, due, ancora qualcuno
sopra, sotto.
La fotografia li ha fissati vivi,
e ora li conserva
sopra la terra verso la terra.
Ognuno è ancora un tutto
con il proprio viso
e il sangue ben nascosto.
C’è abbastanza tempo
perché si scompiglino i capelli
e dalle tasche cadano
chiavi, spiccioli.
Continuano a essere nella sfera dell’aria,
nell’ambito dei luoghi
che si sono appena aperti.
Due cose solo posso fare per loro
descrivere quel volo
e non aggiungere l’ultima fase.
WYSLAWA SZYMBORSKA