“Il Giudizio in genere è la facoltà di pensare il particolare come contenuto dell’universale”
Immanuel Kant, La Critica del Giudizio
Il Giudizio Universale non accadrà.
Perché è già accaduto.
E’ accaduto ad ogni sguardo che l’abbia anche solo sfiorata, a ogni impercettibile sussurro appena intuito ancor prima che intercettato, a ogni retro-pensiero immaginato e visto nella contrazione di una fronte, in un abbassarsi di palpebre, in un incrociarsi furtivo di occhiate, in un angolo di bocca beffardamente rialzato.
E’ stata universalmente giudicata con sentenze definitive ancorché non pronunciate, condannata senza appello dalla disapprovazione di sguardi freddi e sprezzanti, reclusa da pregiudizi senza uscita, isolata da muri di ostilità evidente, sepolta senza pietà da risate neppure troppo bene nascoste. Il Giudizio è stato Unanime oltre che Universale: questa donna è invisibile. Meglio: inguardabile, inappetibile, inconcludente, inetta, inane, insignificante, inadeguata, INUTILE (manca imbecille, ma purtroppo si scrive con la M).
A volte pensa di essere malata. No, non solo delle mille malattie che da sempre la tormentano fisicamente. Malata psicologicamente. Malata al punto di pensare che debba essere sottoposta inevitabilmente a un crudele – e senza speranza di assoluzione – Giudizio Universale. Un Giudizio Universale che la condanni ad un Inferno di disapprovazione derisoria.
Ma il Giudizio Universale non accadrà.
Perché è già accaduto.
In ogni istante.
(e comunque sono le 18…)
e no, il like non te lo lascio… sospendo il giudizio 😜
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Ne hai facoltà, Diogene 😊
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18:28…
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Belin, siamo ancora qui? Non ci sono più i Giudizi Universali di una volta… 😉
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😀
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