“C’è stata un’occasione, in questi undici anni, in cui, invece, sono partito io da una sua immagine: è stata l’occasione, tristissima, dell’alluvione di Genova del novembre 2011. Aglaja, in quei giorni così dolorosi, aveva raccontato il dramma della nostra città trasponendo L’Urlo di Munch nello scenario desolato dell’acqua e del fango. Ne è nata una mia poesia, poi divenuta anche una canzone musicata da me e Roberto Costa, che l’ha suonata, con la magnifica interpretazione vocale di Roberta Alloisio. E dalla canzone è scaturito poi un video, con altre immagini di Aglaja.” Enzo Costa
L’URLO
È un urlo di pioggia (in) marcia
potente ringhioso feroce
un urlo di fine di pace
che l’anima e la città squarcia
un urlo che è sempre più forte
di pianto che cade dall’alto
sul pianto di chi è sull’asfalto
un urlo di male e di morte
un urlo di stupro ambientale
e insieme di pura Natura
(e porta con sé più paura
l’atroce che è naturale).
Un urlo, d’angoscia essenza,
di rabbia e protesta furente
che cerca una colpa, e si sente
che a urlare di più è l’impotenza.
Enzo Costa